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Punta della dogana

Siamo verso punta della Dogana, una zona sottile e a scoglio triangolare di divisione tra il Canal Grande e il Canale della Giudecca. un luogo speciale che ospita tre importanti complessi architettonici: la Basilica di Santa Maria della Salute, il seminario patriarcale e il complesso della Dogana da Mar (Completamente restaurato nel 2009 da Tadao Ando), da cui l'area prende il nome. È un posto talmente meraviglioso che risulta addirittura impossibile da descrivere, l’unico modo per capire di cosa parlo è viverlo con i propri occhi. Ricordo ancora la prima volta che giunsi fino alla punta dell’isola e alzai lo sguardo, dentro di me pensai che una vista del genere era surreale, una distesa d’acqua di un colore unico spezzava le isole e delineava i contorni delle loro sponde, formando, da una parte, l’isoleletta di San Giorgio e, dall’altra, piazza San Marco, creando come un corridoio e trasformando il mare in uno speciale “tappeto rosso”. Come lo vidi il mio unico pensiero fu quello di tuffarmici dentro, volevo solo entrare in quel dipinto meraviglioso. Così restai lì per un paio d’ore, aspettai il calar del sole e l’innalzarsi del buio per ripercorre la via verso casa, ma, inaspettatamente, non appena il sole si nascose dietro il profilo delle case, le luci della città si accesero e mi resi conto che lo scenario non era andato per spegnersi, ma, al contrario, si era illuminato di nuova luce. Ogni particella di elettricità si rispecchiò nel mare, come Narciso dentro il lago, ma quelle luci non affogarono ... indescrivibile.

Ogni volta che vengo qua scatto delle foto, perché vorrei portarmi via il paesaggio, come fosse un semplice dipinto, ed appenderlo in salotto, per osservarlo ogni giorno e per non dimenticarmene. ma l’essenza di quel momento non può essere raccolta da una fotocamera, lo banalizzerebbe, e pure lui è schivo a mostrarsi in foto. Purtroppo infatti, i miei scatti non riescono mai a rendere appieno quello che si imprime negli occhi, come una storia divertente che, però, fa ridere solamente chi l’ha vissuta davvero, raccontarla a chi non c’era la sminuirebbe soltanto. È un paesaggio troppo maestoso per essere rinchiuso in uno scatto.



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