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Si può essere amici di un ex?

Ma poi cosa significa “amico”? Quanto amico? Capite… è complicato!

Possiamo prendere in analisi storie di amici, di amici di amici, di serie tv o di film. Probabilmente ognuno farà i suoi calcoli che porteranno ad un risultato che non si esaurisce con il semplice binomio “SI o NO”, ma la vostra risposta acquisirà sicuramente una miriade di sfaccettature che vanno contestualizzate tra luoghi, età, persone e relazioni.

È un po’ di tempo che penso ha questo argomento, come affrontarlo o addirittura capirlo, semplicemente mi sembra troppo strano il concetto che quando si sta insieme ad una persona si condividono determinati interessi e situazioni intime, insomma si vive un’esperienza unica, e quando ci si lascia, niente, tutto finito, nella maggior parte dei casi si torna come sconosciuti, come se niente fosse successo, ci si “butta via”.

Non è strano? Insomma, tutti noi dentro casa ci ostiniamo a tenere scarpe di 8 anni prima ma ci rifiutiamo di indossarle perché non vanno più di moda, mentre condividere una storia con una persona viene “buttata via” senza pensarci due volte.

Ovvio se la si pensa così, è un concetto che fa riflettere parecchio, ma ovviamente ci sono diversi addendi da tenere in considerazione.

Prendiamo ad esempio Ted Mosby, il personaggio protagonista della serie TV “How i met your mother”.

Lui si innamora di Robin, si mettono insieme e poi si lasciano.

A quel punto decidono di rimanere amici, continuano ad uscire insieme e condividere lo stesso gruppo di amici.

Certo, all’inizio c’è dell’imbarazzo, ma col tempo questo sembra svanire.

A questo punto potremmo dirci che la risposta alla nostra domanda è “SI”, ma la storia non finisce così, perché in alcune circostanze finiscono a vivere insieme, ad andare a letto insieme, a comportarsi come una coppia, per poi chiudere nuovamente.

I sentimenti tornano inevitabilmente a galla.

Alla fine del racconto quindi la nostra risposta cambia drasticamente: “NO”.

Ma ne siamo sicuri?

Quanto è importante la frequenza con cui ci si vede? Riducendola al minimo forse è possibile. Ma questo potrebbe riportare alla nostra mente tutti i ricordi di un tempo, che siano positivi o negativi, travolgendoci come una cascata.

Eppure conosco coppie che fanno parte della stessa compagnia che si sono lasciate, e hanno continuato a vedersi come amici. Quindi torneremmo sul “SI”, se non fosse che quando stavano insieme avevano 15 anni, e ora ne hanno 30.

Alcune coppie escono con lo stesso gruppo di amici ma si ignorano, e comunque si affibbiano questa etichetta: “amici”.

Beh, alla fine di tutto questo sproloquio non ho davvero trovato la risposta.

Forse l’affermazione più corretta da dire è: “dipende”… dipende da tante cose, troppe. Così tante che non possiamo dire a priori se una coppia fallimentare possa rimanere una coppia di amici.

Come ci si lascia, perché ci si lascia, quanto tempo si è stati insieme, che tipo di sentimenti si è provati ma, soprattutto, quanto si è rancorosi, orgogliosi o feriti.

Secondo me è anche una questione di personalità, di carattere.

Io per esempio non ho mai avuto problemi, insomma se dovessi incontrare il mio ex per strada mi farebbe piacere salutarlo e scambiarci qualche parola, chiedergli come sta, come gli va la vita. Insomma, in fondo ci siamo voluti bene, e una volta lasciati secondo me il bene non si deve trasformare per forza in odio, semplicemente non è andata, andrà bene con un’ altra o altro.

Io penso che sia giusto andare avanti tenendo sempre a mente con chi abbiamo voluto condividere una parte della nostra vita, perché ci ha insegnato a capire qual è la persona più giusta per noi.






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